LA FRUTTA SECCA

BENEFICI DELLA FRUTTA SECCA

Chi di voi non ama la frutta o i semi secchi? Ma ci state alla larga perché poi il peso aumenta. Siete sicuri che sono così “malefici”?
Innanzitutto, vediamo insieme, come si ottiene la frutta (albicocche, uva sultanina, datteri, fichi, mango, papaia, prugne, mirtillo, mela...) o i semi secchi (arachidi, mandorle, noci, nocciole, pistacchi, pinoli). Viene utilizzata la tecnica dell'essiccamento, procedura di conservazione storica e molto diffusa, poiché, fin dall'antichità, veniva sfruttato il calore del sole per disidratare i frutti freschi e poterli conservare durante i mesi freddi. 
Come si può ridurre l'umidità dai frutti? Ci sono diverse tecniche, come l'esposizione del frutto all'aria e al sole (metodo adottato per uva sultanina, fichi o datteri) oppure, la tecnica più moderna e più rapida mette i frutti a essiccare in ambienti con riscaldamento artificiale con aria calda o in forni speciali. 
Che effetto crea la disidratazione? Eliminando la gran parte di acqua presente nei frutti, questo processo concentra tutti i nutrienti, ovvero zuccheri, vitamine, minerali e fibre. 
La frutta essiccata è un alimento altamente energetico e ad alta densità nutrizionale, in quanto ricco di antiossidanti, che combatto i radicali liberi e quindi l'invecchiamento, fibre, per la motilità intestinale e vitamine (vit. A, B1, C ed E), minerali (calcio, fosforo, magnesio, potassio, ferro e manganese).
Solitamente, in quasi tutte le mie diete, salvo rare eccezioni, consiglio di consumare 4-5 tra noci, nocciole e  mandorle duranti gli spuntini di metà mattina e/o metà pomeriggio. Quali sono i rispettivi benefici?
Le NOCI, sono ricche di rame e zinco, minerali che si ricavano dalla carne, per ciò sono indicate nelle diete vegetariane. Hanno proprietà antianemica, drenante, energetica, nutriente e rimineralizzante. Contiene, inoltre, grassi polinsaturi, vitamine A, B1, B6,C e P, nonché potassio, magnesio, fosforo, ferro e calcio.
Le NOCCIOLE, sono il frutto oleoso più digeribile pur essendo il più ricco di grassi (oltre il 60%) e di materie azotate. Hanno azione energetica, nutritiva, ricostituente e rimineralizzante. Contiene vitamine A, B1, C ed E; calcio, fosforo, magnesio, potassio, zolfo, cloro, sodio, ferro, rame. Inoltre sono una buona fonte di fibre.
Le MANDORLE, hanno proprietà antisettiche, energetica, equilibrante, nutritiva e rimineralizzante. È indicato il loro consumo in casi di denutrizione, nelle diete vegetariane, nei momenti di particolari esigenze nutrizionali (gravidanza, allattamento, crescita, convalescenza..), negli stati infiammatori dell'apparato respiratorio, genitourinale e gastrointestinale. Sono ricche di vitamine A, B ed E, calcio, zolfo, fosforo, potassio, rame e magnesio. 

Rimangono sempre degli alimenti molto calorici...pertanto ricordatevi le quantità!!!  

COME RIDURRE IL COLESTEROLO 2^ PARTE

FOCUS: IL COLESTEROLO – 2^ PARTE

Cibi & Dieta anticolesterolo

 

Nell’articolo della scorsa settimana, abbiamo introdotto e spiegato il ruolo del colesterolo, come si forma e da dove proviene, ed elencato i principali mezzi che lo contrastano.

Abbiamo, inoltre, accennato che esistono dei cibi che favoriscono l’aumento del colesterolo LDL (colesterolo cattivo) e altri, invece, che lo contrastano, privilegiando il colesterolo HDL (colesterolo buono).

Anche se l’alimentazione non è sempre la causa principale dell’aumento delle LDL nel sangue, è comunque utile seguire uno stile di vita, quindi di alimentazione, sano e ben bilanciato.

Quali alimenti preferire? Vediamo, per ogni categoria di cibo, quali scegliere.

  • Cereali e derivati: Si, a tutti i cereali e derivati integrali, conditi con sughi non elaborati (es: pasta e zucchine, riso e piselli, pasta al sugo di pomodoro fresco….).

No, a tutti i prodotti da forno, a maggio ragione se contengono grassi saturi (es: crackers, pane all’olio, biscotti al burro o strutto…).

 

  • Legumi: Si, a tutti, consumati freschi o secchi 4-5 volte alla settimana anche in aggiunta a cereali integrali.

 

  • Verdura: Si, se consumata fresca o cotta. Preferire metodi di cottura come: al vapore, al cartoccio, scottate leggermente in padella antiaderente, alla piastra. Evitare fritture e pastelle.

 

 

  • Frutta: Si, a tutta la frutta, se consumata fresca e di stagione; con moderazione la frutta secca (5-6 gherigli di noci, mandorle o nocciole non devono mai mancare), i fichi e l’uva.

 

  • Pesci: assolutamente SI per i pesci freschi o surgelati, come la sogliola, il merluzzo, la trota, l’orata, il branzino, il salmone, il tonno, le sarde, lo sgombro e le alici. I pesci sono da preferire alla carne e possono essere consumati dalle 2 alle 5 volte alla settimana.

 

Con moderazione, invece, il consumo di pesci conservati sott’olio, i molluschi e crostacei (cozze, vongole, gamberi…).

 

  • Carne e salumi: è consentita la carne magra come il pollo (petto), tacchino, coniglio, vitello, manzo e cavallo, utilizzando una cottura semplice come la griglia o il forno, senza condimenti di origine animale (burro o lardo). I salumi che consiglio di consumare preferibilmente sono la bresaola e il prosciutto crudo magro, a seguire il prosciutto cotto magro. Il loro consumo non dovrà superare le 2 volte alla settimana.

 

  • Latte e latticini: non discriminiamo questa categoria, ma prendiamone solo il buono, come lo yogurt magro bianco o alla frutta e il latte parzialmente scremato. Assolutamente NO, al latte intero, alle creme di yogurt, alla panna e al latte condensato.

 

 

  • Formaggi: gli unici formaggi ammessi sono quelli freschi tipo ricotta, mozzarella vaccina, fiocchi di latte, caprino e formaggi magri in genere. NO al consumo di formaggi stagionati come taleggio, gorgonzola, fontina, formaggini fusi e sottilette. I formaggi light sono i primi da evitare nel modo più assoluto.

 

  • Dolci: i cibi di questa categoria vanno consumati con moderazione, però sono ammessi i dolci fatti in casa (torta di mele, torta margherita, ciambella….) senza l’uso eccessivo di grassi animali. Evitare le preparazioni con panna, cioccolato e mascarpone.

 

 

  • Condimenti grassi: assolutamente SI, il consumo moderato (1-2 cucchiai a pasto), di olio extra vergine di oliva. Se non è gradito, preferire, in alternativa, l’olio di mais, di girasole, di lino o di vinaccioli.

 

Preferiamo sempre cibi semplici e genuini, preparati in casa e cucinati alla griglia, in umido, al cartoccio, lessati al vapore e arrosto senza l’impiego di condimenti animali, fritti e besciamella.